NEI GUAI SEI FUNZIONARI DI BANCA PER USURA

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La procura della Repubblica contesta l’applicazione di tassi oltre soglia, ai danni di un imprenditore spezzino

Applicazione di tassi da usura in due distinti conti correnti bancari aperti alla Spezia. La Procura della Repubblica si è così espressa in conseguenza di una perizia contabile del consulente del magistrato inquirente. Ad innescare il procedimento penale era stata la denuncia di un imprenditore. Sono sei complessivamente gli indagati per i quali il PM ha chiesto il rinvio a giudizio contestando il reato che, secondo le prospettazioni configurate nel campo di imputazione, abbraccia sei anni di rapporti bancari. Questi erano fra l’imprenditore e BPM e ancora prima, fino a quando è confluita nel Banco popolare di Milano, con la Cassa di risparmio di Lucca, Pisa e Livorno.

Nel mirino sono finiti amministratori delegati e direttori di filiale che si sono alternati nel periodo attenzionato, dal 2010 al 2016, nella conduzione dell’istituto di credito a livello centrale e periferico. In questo questo spettro temporale è accaduto che il tasso di interesse applicato in due distinti conti correnti riconducibili all’imprenditore e alla sua azienda operante nell’ambito della vendita di automobili abbia superato le soglie trimestralmente indicate dalla Banca d’Italia come spartiacque tra il lecito e l’illecito. Scostamenti variabili da un punto a sette punti percentuali, nel caso più eclatante. Tutti elencati nel capo di imputazione col quale il PM ha chiuso l’inchiesta.

Sarà prossimamente il giudice delle indagini preliminari a valutare il comportamento dei singoli indagati e decidere lo sviluppo processuale del procedimento. Fonte: LA NAZIONE.

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