🟥 EREDITA’: Agevolazioni Prima Casa

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Agevolazioni Prima Casa: Cosa sono e come Ottenerle in Caso di Eredità

Le agevolazioni “prima casa” in una successione riguardano benefici fiscali concessi agli eredi che ricevono un immobile per successione ereditaria e che intendono utilizzarlo come abitazione principale. Queste agevolazioni riducono le imposte dovute in fase di successione per incentivare la proprietà immobiliare.

Agevolazioni fiscali in una successione per la prima casa

  1. Imposta ipotecaria e catastale fissa:

Se l’erede soddisfa i requisiti per le agevolazioni prima casa, le imposte ipotecaria e catastale sono dovute in misura fissa di 200 euro ciascuna, indipendentemente dal valore dell’immobile ricevuto in eredità. Normalmente, queste imposte si calcolano come percentuali sul valore catastale o venale dell’immobile.

  • Esenzione dall’imposta di successione:

Non è prevista un’esenzione specifica per l’imposta di successione legata alle agevolazioni prima casa, tuttavia, l’imposta di successione è già modulata in base al grado di parentela e al valore dell’eredità. Esistono delle franchigie, ad esempio per i coniugi e i figli, che non pagano l’imposta di successione fino a un’eredità del valore di 1 milione di euro ciascuno.

È importante sottolineare che non tutte le proprietà possono beneficiare di queste agevolazioni: le case di lusso, classificate come A/1, A/8 e A/9 (case signorili, ville e castelli), ne sono escluse.

Requisiti per Richiedere l’Agevolazione

Per ottenere le agevolazioni, il richiedente deve soddisfare una serie di requisiti specifici:

  1. Residenza: Deve risiedere o lavorare nel comune in cui si trova l’immobile ereditato, o trasferire la residenza entro 18 mesi dal decesso. Se il richiedente è un cittadino italiano residente all’estero, deve essere iscritto all’AIRE.
  2. Proprietà immobiliare: Non deve essere proprietario esclusivo di un altro immobile nello stesso comune, né possedere insieme al coniuge un’altra abitazione nello stesso comune.

Caso contrario, se si eredita una quota di un fabbricato nello stesso comune insieme, ad esempio, ai fratelli (quindi in comproprietà), questo immobile non conta come proprietà che impedisce di avere l’agevolazione.

  • Precedenti agevolazioni: Non deve aver già usufruito delle agevolazioni prima casa su un altro immobile a livello nazionale, a meno che non abbia già venduto la proprietà agevolata. Se è ancora proprietario dell’immobile agevolato, deve impegnarsi a venderlo entro un anno dal decesso.

Condizioni per il Mantenimento dell’Agevolazione

Anche dopo aver ottenuto l’agevolazione, ci sono alcune condizioni che il richiedente deve rispettare per mantenerla:

  1. Non vendere entro 5 anni: L’immobile non può essere venduto prima di 5 anni, pena la decadenza delle agevolazioni e l’applicazione di sanzioni.
  2. Reinvestimento in caso di vendita: Se si decide di vendere entro 5 anni, è obbligatorio reinvestire l’importo ricavato nell’acquisto di una nuova prima casa entro un anno dalla vendita, per poter usufruire nuovamente delle agevolazioni.
  3. Libertà di vendita dopo 5 anni: Passati i 5 anni, l’immobile può essere venduto senza alcun obbligo di reinvestimento.

Un aspetto interessante è che anche se solo uno dei coeredi richiede l’agevolazione, tutti i coeredi ne possono beneficiare, riducendo così l’onere fiscale sull’intero patrimonio ereditato, ma l’unica persona vincolata a rispettare requisiti e condizioni è il coerede che ha richiesto l’agevolazione.

In definitiva, le agevolazioni prima casa rappresentano una significativa opportunità di risparmio per chi eredita un immobile, a patto di rispettare i requisiti e le condizioni previste dalla legge.

Maggiori informazioni:

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