Siglato Protocollo d’intesa tra la Banca d’Italia e la Scuola Superiore della Magistratura il 13 Luglio 2023
Il Direttore Generale della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, e il Presidente del Comitato Direttivo della Scuola Superiore della Magistratura, Giorgio Lattanzi, hanno firmato oggi un Protocollo d’intesa diretto a rafforzare la collaborazione su temi connessi con la tutela dei clienti e dei contratti bancari e finanziari. Il Protocollo prevede l’organizzazione di convegni, tavoli tecnici e ulteriori occasioni formative con la finalitร di favorire il dibattito e i momenti di confronto tra magistrati, esponenti dell’accademia e membri dei Collegi dell’Arbitro Bancario Finanziario su materie di comune interesse.
Ma sorge una domanda spontanea: ma gli operatori del settore, AVVOCATI, PERITI, CONSULENTI, E ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA , non avrebbero il DIRITTO di partecipare a “convegni, tavoli tecnici e ulteriori occasioni formative con la finalitร di favorire il dibattito e i momenti di confronto… ” visto che sono tutti interessati e in prima linea nella tutela dei clienti e dei contratti bancari e finanziari?
La Banca d’Italia, che รจ la banca centrale della Repubblica italiana, unย istituto di diritto pubblico, regolato da norme nazionali ed europee, parte integrante dell’Eurosistema, composto dalle banche centrali nazionali dell’area dell’euro e dalla Banca centrale europea dove i partecipanti al capitale di Banca d’Italia sono praticamente tutte le banche italiane che siglano un protocollo d’intesa con la Scuola Superiore di Magistratura… con finalitร condivisibili, ma dove nessuno rappresenta l’unica parte che doveva essere invitrata: IL CONSUMATORE…
E’ vergognoso che nel “bel Paese” non esista un’Autoritร Nazionale statale di protezione e tutela dei consumatori e utenti bancari, ma solo molte associazioni private. Non capiamo il perchรจ dell’accordo con la Scuola Superiore di Magistratura che non si intefaccia con i privati cittadini ma esclusivamente con le Istituzioni.
E addirittura che sia imposta la segretezza ai partecipanti (si veda l’art. 3 del protocollo d’intesa allegato) contrasta con gli obblighi di traspartenza della Pubblica Amministrazione sulla quale si รจ costituito un punto fermo per la democrazia.
Ci pare di comprendere che scopo di questo protocollo d’intesa sia esclusivamente quello di eliminare ogni forma di dibattito: le tesi sulle varie questioni sollevate sui contratti bancari e finanziari sono ormai note. Adesso l’obbiettivo sembra essere quello di preparare gli antidoti da propinare attraverso la giurisprudenza cosรฌ da uniformarla. Indubbiamente ci sarร ad un braccio di ferro tra merito e legittimitร .
Viene il sospetto, ma “a pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina” che siano state poste le basi per demolire le ultime sentenze della Cassazione a Sezioni Unite sulle fideiussioni omnibus nonchรจ tutto il contenzioso in essere per i mutui e finanziamenti in capitalizzazione composta, cessione dei crediti, inclusione delle spese di assicurazione nel TEG, i rimborsi derivanti dalla oramai famosa sentenza” “LEXITOR”, ecc. Non รจ stata nemmeno presa in considerazione la possibilitร invitare l’avvocatura, componente ineludibile del dibattito dottrinale e giurisprudenziale che da moltissimi anni ha interessato decine di migliaia di decisioni. Neppure i matematici,i periti e i consulentisono stati coinvolti in questo accordo che, piรน che propositivo sembra essere fatto per tutelare una sola parte… LA PIU’ FORTE.