Veniamo da un’epoca di tassi molto bassi in cui le Banche – nel proporre ai loro Clienti privati e aziende finanziamenti a tasso variabile – hanno spesso introdotto, in riguardo ai tassi d’interesse, una clausola denominata “FLOOR” o in gergo PAVIMENTO ovvero un tasso prefissato sotto il quale non scendere.
Ciò ha portato ad inficiare i possibili benefici, per tutti coloro che avevano sottoscritto un finanziamento a tasso variabile, di una discesa dei tassi con un conseguente alleggerimento della rata e degli interessi corrisposti.
Se poi aggiungiamo che, molto spesso, il funzionamento di suddette clausole non è ben evidenziato dall’intermediario di turno ci sono tutti gli ingredienti per dire che si tratta di un comportamento scorretto…Ed è quanto affermato e sanzionato dalla recentissima sentenza della Corte di Appello di Milano la n. 2836/ 22.
Sicuramente una rivincita che offre una possibilità di ristoro a tutti coloro che si sono ritrovati con tale penalità e per molti di noi, addetti ai lavori, che da molto tempo giudichiamo scorretta questa pratica adottata dalle Banche.