Gestione del conto, pignoramento, controlli fiscali su prelievi e versamenti: breve vademecum informativo
Ci sono alcune domande che immancabilmente sorgono non appena si apre o si gestisce un conto corrente, proprio o altrui. Tra queste, le principali preoccupazioni riguardano i profili fiscali e i possibili controlli da parte dellโAgenzia delle Entrate in merito a prelievi e versamenti di contanti.
Ecco allora alcune cose che non tutti conoscono sul conto corrente e che potrebbero ritornare utili al momento opportuno.
Se nellโestratto conto si riscontrano degli errori, si possono sempre contestare entro 60 giorni dalla ricezione. E’ quindi consigliabile di fare molta attenzione nel leggere i documenti che la banca ti manda per posta o per via telematica.
La prescrizione comunque, se ci si accorgesse di addebiti illegittimi, come nel caso di costi e commissioni prelevate dalla banca ma non dovute, รจ do 10 anni tempo entro il quale si possono far valere le proprie ragioni.
Sempre piรน frequentemente si sente parlare, specie a chi gestisce il proprio conto in via telematica (home banking) di prelievi non autorizzati da parte di criminali informatici, vittime di truffe come il phishing. In questi casi, la banca risponde del prelievo e restituisce il maltolto, a patto perรฒ che il trafugamento delle somme non sia derivato da un comportamento imprudente del correntista (per aver, ad esempio, comunicato le proprie credenziali di accesso alla piattaforma online). Per ottenere il rimborso รจ necessario innanzitutto sporgere denuncia presso una stazione dei carabinieri e poi, con una copia della stessa, presentare unโistanza presso la filiale ove si detiene il conto corrente.
Lโapertura di un conto corrente non deve essere dichiarata al Fisco. Perรฒ va perรฒ dichiarato e documentato il denaro che in esso eventualmente confluirร , a meno che non sia il frutto di donazioni o di somme ricevute giร al netto delle tasse, di prestiti o di vendite di oggetti personali. La disponibilitร di denaro infatti fa sempre scattare la presunzione di un reddito, salvo prova contraria da parte del contribuente.
Non esiste un limite sulle somme da poter prelevare dal conto corrente, il fisco non รจ tenuto al controllo. E’ bene ricordare che non รจ possibile fare pagamenti in contanti pari o superiori a 1000 euro cadauno. Tuttโal piรน, la tua banca potrebbe chiedere chiarimenti sullโuso delle somme in contanti prelevate e, se queste superano 10.000 euro nello stesso mese (anche tramite operazioni frazionate), si potrร essere segnalati alla UIF (Unitร di Informazione Finanziaria) solo al fine di verificare se il denaro viene impiegato per scopi criminali. Non si tratta quindi di controlli fiscali.
Diverso รจ il discorso per i versamenti che, al contrario dei prelievi, sono oggetto di controllo da parte del fisco. Il Fisco potrร voler sapere come ci si รจ procurati il denaro e ci sarร l’obbligo di dimostrare che si tratti di somme esentasse o giร tassate alla fonte (รจ il caso di donazioni o di vincite alle scommesse).
Chi ha debiti puรฒ vedersi pignorare tutto il conto corrente (almeno fino allโimporto spettante al creditore aumentato della metร ). Se perรฒ si tratta di un conto dโappoggio dello stipendio o della pensione, il pignoramento di quanto giร depositato puรฒ riguardare solo le somme superiori al triplo dellโassegno sociale (circa 1.380 euro), mentre il pignoramento delle successive mensilitร non puรฒ essere superiore a un quinto (fino ad estinzione del debito).
Nel caso di morte del titolare del conto corrente, la banca blocca ogni possibilitร di effettuare prelievi (restano in vita gli addebiti automatici e i RID). Per sbloccare il conto e prelevare le somme spettanti agli eredi, questi devono innanzitutto presentare la dichiarazione di successione allโAgenzia delle Entrate (entro 1 anno dal decesso) e poi depositarne una copia presso la banca.